Avanti assieme!

  1. Per i genitori
  2. Per i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria
  1. Per gli studenti
  2. Per i più piccoli
  1. Per i docenti
  1. Lettera dei docenti delle scuole “Aldo Moro” e “M. Curie” a studenti e genitori
  1. Comunicazioni del dirigente scolastico

Per i genitori

Cari genitori, come state? Vi siamo vicini. Siamo chiamati a una grande sfida e forse è opportuno fare un po’ il punto su come ci stiamo muovendo e su come possiamo muoverci in futuro.
Ci troviamo a vivere una realtà completamente nuova, che ci piaccia o no (e non ci piace) la realtà è questa: la didattica on line che da sempre integra il nostro agire didattico ora è l’unica possibile. È necessario trovare un equilibro tra la velocità, a cui i social ci portano, e il ritmo lento che la scansione dello studio scolastico ci chiede. Ho chiesto ai ragazzi di lavorare con lo stesso ritmo. Trovare forme di normalità in una situazione anormale.
Ecco alcune semplici indicazioni o meglio consigli:
  1. Provare a stabilire coi vostri figli una sorta di orario di lavoro fisso: così li aiutiamo a instaurare una sorta di routine. A routine è importante, serve a noi e serve a loro.
  2. Stimolateli ad essere autonomi nel guardare nel registro e in piattaforma: a leggere, commentare, fare i lavori proposti. Stiamo chiedendo loro una cosa da grandi: di essere autonomi e responsabili. E’ la loro sfida in questo momento difficile.
  3. Non preoccupatevi per le scadenze e la burocrazia della scuola, ma soffermatevi sulla sfida e sulla sperimentazione cui siamo costretti: da didattica on line come integrazione di quella in presenza a didattica on line come unico modo di fare scuola.
  4. Cercate di tenere un contatto con gli altri genitori come avete sempre fatto, sereno, pacato e non polemico. Tenetevi in contatto coi docenti e proviamo a farci forza così.

Per i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

Cari genitori, comprendiamo benissimo le esigenze e le difficoltà di gestione familiare. Volevamo dirvi che comunque siamo vicini affettivamente ai vostri bambini e ci siamo organizzati in modo tale da poter permettere a ciascuno di proseguire ugualmente nel percorso scolastico.
Come docenti di questi ordini di scuola abbiamo scelto espressamente di non avvalerci di una piattaforma perché avrebbe escluso una parte di bimbi che ancora sono sprovvisti di pc o tablet. Inoltre avrebbe richiesto da parte vostra un impegno notevole poiché i nostri bimbi, sopratutto i più piccoli, non sono ancora autonomi nella gestione di questi strumenti multimediali.
Abbiamo cercato però di portare avanti la didattica con modi diversi che ciascun team docente ha scelto sulla base della conoscenza dei propri alunni e delle famiglie. Sono stati avviati percorsi vari e trasmessi attraverso il registro elettronico dove vengono caricate le attività nella pagina del giorno o nella parte dei materiali di ciascun docente. Qualche docente ha predisposto delle mini lezioni attraverso dei video che vi sono stati inviati tramite WhatsApp per far sentire ai bambini la voce dei loro insegnanti. Altri docenti si sono rivolti soprattutto ai più piccoli con la lettura di libri che possono essere fatti ascoltare durante il giorno o utilizzati come racconto della buonanotte. Alcune classi sono state iscritte all’attività del coding così i docenti possono seguire a distanza i progressi dia ciascuno. Altri ancora hanno organizzato delle telefonate tra minigruppi di alunni per salutare e sapere come procede l’attività.
Si è cercato di raggiungere tutti i bambini e far sapere che la scuola c’è anche in un momento così difficile. In così poco tempo si è riusciti ad organizzare un lavoro non indifferente e diverso. Molto frequentemente i docenti si sentono con le rappresentanti di classe e con lo staff dirigenziale per cercare di coordinare al meglio le attività nel rispetto di tutti.

Per gli studenti

Ragazzi questo è un momento particolare, nessuno lo ha cercato, ci siamo trovati in mezzo. Abbiamo il dovere di cittadini di fare ciascuno il suo e il vostro dovere di cittadini è ora fare in modo autonomo quanto vi viene richiesto. Provate a fare da soli: avete risorse più grandi di quello che pensate, lo vediamo quando c’è qualcosa che vi interessa, non ce ne è per nessuno.
Ecco qui un paio di indicazioni su come usare le piattaforme:
  1. Le attività delle board non sono compiti, sono attività di scuola: vanno a sostituire le attività che facciamo a scuola in cinque sei ore: non accumulate le attività. Non riducetevi a farle di domenica.
  2. Dovete tenere lo stesso orario di scuola: se al lunedì avete tecnologia, inglese, francese, matematica fate quelle attività e così nei giorni a seguire.
  3. I docenti vi chiederanno di interagire in alcuni modi: inviando materiale, facendo gli esercizi in piattaforma, partecipando a incontri via chat (fate attenzione all’orario che vi verrà dato, ma non preoccupatevi se non riuscite a connettervi).
  4. Piano piano imparerete, non abbiate fretta ma provateci e chiedete sempre se non capite.
  5. Prendete questo lavoro seriamente e imparerete a usare il computer, usiamo questo momento come un’opportunità. Sappiamo che vi trovate di colpo a imparare quello che vi avremmo insegnato con calma e per giunta da soli. Ma questo è il momento di mostrare quello che valete.
  6. Troverete le attività anche sul registro elettronico, così potrete avere un altra fonte di informazione.
  7. La classe non è in vacanza: se non capite qualcosa potete anche chiedere ai vostri compagni, l’unione fa la forza.
I vostri docenti

Per i più piccoli

Cari bambini, in questo periodo ci ritroviamo a casa, non per una vacanza, ma perché ci è stato chiesto un impegno molto importante: quello di impedire la diffusione di un “mostriciattolo” molto piccolo che sta facendo ammalare molte persone. Restare chiusi in casa e non poter andare a scuola, vedere gli amici, giocare, andare dai nonni, uscire in bicicletta o trovarsi con altri bambini al parco è molto difficile, ma noi insegnanti siamo sicuri che riuscirete a rispettare questa regola così importante.
La scuola in questo periodo la facciamo in modo un po’ diverso. Vi mandiamo filmati, schede e attività attraverso il registro elettronico e WhatsApp sul telefono di mamma e papà perché sono gli strumenti accessibili a tutti. Impegnatevi come sempre a fare del vostro meglio e fatevi aiutare dai vostri genitori, da qualche fratello o sorella più grandi o da qualcuno che è in casa con voi.
Vi siamo vicini con tutto il cuore e ci mancate molto, ma speriamo di rivedervi al più presto per lavorare insieme e giocare nei cortili e nei giardini delle scuole, sentire i vostri schiamazzi all’intervallo. Se volete scriverci attraverso le mail che molti insegnanti vi hanno dato, sui gruppi del telefono o volete semplicemente farci un saluto chiamateci e mandateci disegni, pensieri o altro. Un forte abbraccio virtuale.

Per i docenti

Cari colleghi siamo chiamati a una grande sfida e forse è opportuno fare un po’ il punto su come ci stiamo muovendo e su come possiamo muoverci in futuro.
Ci troviamo a vivere una realtà completamente nuova, che ci piaccia o no (e non ci piace) la realtà è questa: la didattica on line che da sempre integra il nostro agire didattico ora è l’unica possibile. Le difficoltà sono tante e provo a riassumerle qui:
  1. La diversa dimestichezza con le tecnologie del corpo docente: abbiamo tanto tempo per imparare, provare e progettare. Non ci viene chiesto di essere subito bravissimi e performanti, ci viene chiesto di provarci. E di non disperdere fatica e neuroni in inutili gare tra chi fa, chi fa troppo, chi dovrebbe fare.
  2. Il digital divide anche dei nostri studenti: non sono abituati, al più hanno sperimentato una didattica integrata, non sono autonomi, vanno stimolati. La differenza si vedrà nella distanza. Molti hanno una connessione scadente o mancano di strumenti.
  3. L’evolversi di questa situazione, che da provvisoria e contingente diventa sempre di più reale e quotidiana, ci costringe a progettare sul lungo periodo a ragionare su una didattica altra e possibile, penso che torneremo a scuola tra molti giorni, per cui dobbiamo progettare di conseguenza.
Però la vedo anche così: è necessario trovare un equilibro tra la velocità, a cui i social ci portano, e il ritmo lento che la scansione dello studio scolastico ci chiede. Chiediamo ai ragazzi di lavorare con lo stesso ritmo. Trovare forme di normalità in una situazione anormale.
Ecco alcune piccole indicazioni:
  1. Leggete bene il decalogo Da prof a prof del politecnico di Milano: le indicazioni sono chiare e ci fanno riflettere.
  2. Evitare nei nostri lavori il sovraccarico cognitivo: postiamo attività che possano essere svolte facilmente dai ragazzi con le nostre indicazioni, considerando che manca la classe e il nostro tutoring diretto, fissare chiaramente le scadenze per le consegne facilita molto i ragazzi. Rispettiamo l’orario settimanale per l’assegnazione delle attività. Genitori e studenti devono avere chiaro che le attività non sono compiti, ma sostituiscono (o dovrebbero farlo) le lezioni a scuola.
  3. Progettare attività semplici e sostenibili, ma poi alzare sempre di più il tiro, man mano che i ragazzi ci prendono la mano e noi con loro: facciamo ciò che possiamo, piano piano.
  4. Non puntare troppo videolezioni in presenza: spesso hanno connessioni che non reggono e, talvolta, sono stranamente timidi, inoltre stare connessi un’ora in simultanea è molto faticoso. Usiamo però anche questo strumento per tenere il filo con loro, salutarli per provare un pochino a fare vicinanza nella distanza. Ricordiamo però che molti studenti hanno i fratelli alle superiori e un solo pc in famiglia, pertanto non possono essere collegati all’ora da noi indicata per concomitanza di appuntamenti.
  5. Registrare piccole lezioni con indicazioni chiare: assegnare attività da svolgere, farsele inviare, dare feedback scritti ed eventualmente valutare sul registro.
  6. Non considerare più la classe con cui abbiamo sempre lavorato in presenza, ma i ragazzi singolarmente inseriti in una comunicazione virtuale.
  7. Predisporre attività di scambio: semplici discussioni in chat, file cooperativi (ambienti google), provare ad aprire anche altri canali comunicativi per rintracciare tutti. Tenere sotto controllo chi partecipa e provare a recuperare chi non partecipa. Ma sempre nell’ottica del facciamo quello che possiamo.
  8. Proviamo a coordinarci fra noi, per quanto possibile: è l’occasione per una didattica più interdisciplinare, in piattaforma possiamo infatti vedere i lavori dei colleghi.
Ad maiora!

Lettera dei docenti delle scuole “Aldo Moro” e “M. Curie” a studenti e genitori

Gentili genitori,
questa emergenza che pensavamo fosse limitata nel tempo non lo sarà e ci chiama tutti a essere autonomi e responsabili. Ci sforziamo di vivere giorno per giorno e di vedere quello che questa cosa potrà insegnarci. Non è facile.
Sono giorni difficili e mai come adesso ci rendiamo conto di quanto è fondamentale la scuola, anche come luogo sociale e di vita. Dobbiamo strare uniti.
Ma veniamo a noi.
Come sapete stiamo comunicando coi vostri ragazzi attraverso diversi canali e ci attiveremo ancora in questi giorni. Le comunicazioni sono attive principalmente attraverso il registro elettronico: lì i ragazzi troveranno le attività da svolgere, i siti da guardare e su cui esercitarsi. I docenti comunicheranno poi l’eventuale uso di piattaforme diverse nei prossimi giorni.
Ci scusiamo se tutto questo sembra un po’ raffazzonato, ma ci muoviamo anche noi a tentoni: la scuola è relazione, è corpo, è scambio e questo virus ci costringe a fare scuola in modo diverso.
Noi vorremmo che i ragazzi vivessero questo momento per leggere, sperimentare, scrivere.
Chiedete loro di pensare a un progetto creativo: un video, foto, un dipinto, una costruzione, un racconto, qualunque cosa. Un progetto che sia loro, che porteranno a scuola al ritorno e che ci ricorderà che il nostro superpotere è il pensiero.
Affrontiamo una cosa per volta, questo stop forzato ci costringe a fermarci nel programma, non temete, non chiederemo ai vostri figli di fare ciò che non possono.
Ma noi ci fidiamo della loro straordinarietà.
Tenetevi in contatto con i coordinatori di classe, dove possibile.
Per qualsiasi cosa potete contattattare
la professoressa Flavia Malinverno (SMS Aldo Moro) flavia.malinverno59@gmail.com
la professoressa Linda Cavadini (SMS Aldo Moro) lindacavadini@gmail.com
la professoressa Laura Verga (SMS M. Curie) proflauraverga@gmail.com
Vi siamo vicini
I vostri professori
P.S. I ragazzi ci mancano molto, è durissima essere un prof senza scuola. Ci manca una casa

Comunicazioni del dirigente scolastico

Mentre le regole di comportamento, emanate dagli Uffici superiori, si susseguono e intorno a noi lentamente ma inesorabilmente le attività si flettono verso la maggior prudenza possibile a salvaguardia della salute di tutti, emergono sullo sfondo dell’idea di scuola, che viviamo e condividiamo, i principi fondamentali della nostra azione: continuità didattica, cura educativa, coerenza dell’azione e del quadro di interventi dei docenti, tensione ideale e impegno costante.
Per questa ragione, protraendosi il c.d. periodo di sospensione dell’attività in presenza e attivazione della didattica a distanza, intendo dare comunicazione, a titolo di sintesi di quanto fino ad ora praticato:

Scuola d’infanzia

  • Sono a disposizione dei brevi video realizzati dalle docenti, di “vicinanza” ai loro bambini; nel corso del tempo, tale pratica può essere incrementata a discrezione e sulla base della sensibilità dei docenti stessi, ai quali posso solo dire che – se credono – possono informarsi presso i Colleghi dell’Istituto e sui siti tematici nazionali per ulteriori azioni che intendano avviare per i piccoli.

Scuola primaria

  • Mediante l’uso del RE (o della piattaforma in essere, se possibile) le docenti possono attivare consigli di lettura di un libro a piacere che i bambini hanno a casa (non vincolando a titoli precisi perché le biblioteche sono chiuse e non possiamo obbligare i genitori all’acquisto);
  • attività di rinforzo su argomenti già trattati allegando schede, mappe, domande, esercizi, video oppure dare esercizi dai loro libri di testo (lettura, sussidiario, libri sulle competenze…);
  • assegnare attività creative, ricerche, approfondimenti, realizzazione di lapbook, etc.

Scuola secondaria

  • I Docenti caricano materiali e attività da svolgere attraverso il registro elettronico: prevedendo attività che possano svolgere da soli;
  • sono state predisposte le bacheche di Weschool in alcune classi e altre verranno predisposte: attraverso le bacheche i ragazzi potranno svolgere attività, avere interazione coi docenti (chat, videolezioni), studiare attraverso video lezioni registrate;
  • è stata predisposta una bacheca We school di repository per i docenti di tutto l’istituto dove inserire tutto il materiale, in modo che le “scoperte” del singolo diventino patrimonio comune per il miglioramento continuo;
  • i coordinatori hanno informato i genitori e sono state inviate per mezzo delle reti di fatto (docenti, coordinatori, genitori) comunicazioni che sostengono tutti i ragazzi e li motivano in un momento di crescita.
Certamente in questo prossimo periodo di sospensione delle attività in presenza molte cose miglioreranno, alcune cambieranno.
Si richiede al dirigente scolastico di attivare tali modalità, ma visto che i tempi si allungano e non è dato per ora sapere se la data finale del 3 Aprile sia definitiva per il ritorno a scuola, appare opportuno elencare (senza pretesa di esaurire il tema) alcune attività possibili:
  • distribuzione di materiale didattico tramite RE;
  • correzione di esercitazioni inviate tramite chat Whatsapp o piattaforma;
  • interazione con gli studenti tramite chat Whatsapp nelle fasce orarie che saranno individuate per ciascuna classe e docente;
  • altre risorse come individuate nella precedente circolare.
Per affrontare correttamente un tema portante dell’azione della scuola, qual è la valutazione degli apprendimenti, occorre un collegio ad hoc; al momento non potendosi convocare in presenza, appare molto opportuna la riflessione professionale e lo scambio mediante mail individuali o di gruppi liberi di lavoro di spunti utili.
Al momento, per fronteggiare il periodo di didattica a distanza intendo suggerire, non potendosi applicare alcuna norma del regolamento sulla valutazione, per evidenti motivi pratici, di privilegiare la continuità didattica: sarà la prassi docimologica dei docenti a sintetizzare osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento nella modalità a distanza, posto che essa si protrarrà per un buon lasso di tempo.
Dal momento che la valutazione deve essere trasparente, alla prima occasione i docenti comunicheranno ai loro alunni se aderiscono a tale scelta, senza ovviamente impedire la valutazione formativa delle eventualiesercitazioni puntuali assegnate in questo periodo.
In pochi casi, per quanto ad oggi mi risulti, sono stati proposti contenuti da elaborare non preventivamente offerti in modalità “spiegazione”, questo passaggio andrebbe evitato poiché, senza uno scacchiere orario ed una settimana concreta di lezioni, la programmazione dello studio rischia di diventare onerosa e demotivante.
Ritengo che gli alunni più grandicelli, opportunamente seguiti, possano anche selezionare e programmare il loro lavoro, conquistando così una competenza di alto livello.
I coordinatori di classe e di modulo proveranno nella misura del possibile a realizzare un quadro di coordinamento, sostenendo gli alunni che stanno maturando tale competenza e che meritano sostegno e suggerimenti.
Alcuni adempimenti tuttavia vanno richiesti nella dimensione di gestione unitaria e di responsabilità per l’andamento didattico dell’Istituto:
  • relazione anche in forma narrativa a cura del docente di quanto realizzato (utilizzare il modo più rapido a disposizione, del nostro lavoro si possono narrare poche cose, spesso quelle meno importanti, quelle che fanno la differenza resteranno nella memoria dei ragazzi per sempre);
  • agenda di programmazione per le settimane venture;
  • spunti di miglioramento.
Metto a tema un aspetto che conto in questi giorni di fronteggiare con il vostro aiuto: lo svantaggio “digitale” di alcuni nostri allievi, punta di iceberg di altri svantaggi.
Una mappa anche approssimativa sarebbe utile per contare i dispersi e cercare una soluzione, ritengo sia sufficiente sapere se almeno in famiglia ci sia uno smartphone, cosa che sarebbe sufficiente ad entrare in contatto didattico utile.

A tutti buon lavoro e buona vita