Le vostre parole

13 aprile 2020

Questo strano periodo ci ha fatto capire ancora di più che la scuola non è solo il pur importantissimo apprendimento di nozioni e competenze, ma anche e soprattutto sviluppo e crescita di personalità e socialità.
Un grazie di cuore agli insegnanti che con dedizione e passione accompagnano i nostri ragazzi in questo percorso: i momenti non strettamente didattici dedicati allo stare vicini e nsieme, pur se fisicamente lontani, sono i più preziosi.
Grazie!

8 aprile 2020

Grazie Preside,
Grazie a voi insegnanti, alla vostra professionalità, che per amore dei nostri figli vi siete dovuti reinventare un nuovo modo di fare didattica. La tecnologia ha permesso ai nostri ragazzi tramite la Vostra buona volontà di continuare ad apprendere, esercitarsi anche attraverso un’esperienza didattica differente, anche se difficile vivere le varie emozioni attraverso un pc. Grazie alle piattaforme on line, whatsapp, etc, le lezioni sono diventate innovative anche se ai nostri ragazzi manca l’importanza del rapporto frontale e la relazione che si crea tra insegnante e alunno per la trasmissione, conoscenza, l’educazione. Parlando con Martina quello che più manca è la quotidianità: arrivare a scuola, scherzare con i compagni, ridere spensierati all’intervallo o all’uscita da scuola e il rapporto costante con l’insegnante che spiega e sprona a fare e dare di più.
Ribadiamo il nostro grazie per la vostra vicinanza e anche se distanti insieme ce la faremo uniti più di prima.


Vorrei mandare un breve messaggio a tutte le maestre che con amore, affetto e dedizione continuano a seguire ed intrattenere i nostri bambini.
Facendo loro sentire il calore e l’affetto di cui sono circondati durante il “normale” anno.
Grazie perché, almeno per il mio bambino, é un po’ come avervi sempre vicino mantenendo un briciolo di quella quotidianità persa.


6 aprile 2020

Vorrei con poche righe esprimere la mia gratitudine ai professori delle classi I D e III B della scuola secondaria di primo grado Marie Curie di San Fermo della Battaglia. Questa incredibile situazione che stiamo vivendo ha fatto emergere ai miei occhi non solo la vostra grande professionalità, che già conoscevo, ma soprattutto la grande umanità e l’amore che provate per i vostri studenti, i nostri figli.
In questo momento mi trovo in sala a cercare di mettere nero su bianco quello che ho dentro e intanto sento sommessamente le voci dei miei figli chiusi nelle loro stanze che interagiscono con voi e con i compagni durante le live. Chi l’avrebbe mai detto che le loro e le nostre vite avrebbero potuto subire uno stop ed un conseguente cambio del genere?! Eppure in pochi giorni siete riusciti ad organizzare, non senza difficoltà comunque non dipendenti da voi, un sistema per tenere legati i ragazzi ad una quotidianità che è preziosa.
Non solo scolasticamente: live della “buona notte “, chat organizzate semplicemente per salutarsi, per vedersi, per ridere e chiedersi come va, persino gli scherzi del primo Aprile e quiz!
Ad alcuni di voi, dei quali avevo i contatti, ho scritto in maniera privata per esprimere la nostra gratitudine ma sono felice che i nostri sentimenti di genitori possano arrivare a tutti voi in questo modo.
Resta solo un rammarico, per quanto riguarda la terza… sarà un fine ciclo senza una fine vera e propria.
Il vostro impegno e le vostre fatiche nel gestire la didattica a distanza sono da gratificare. Ho avuto modo di confrontarmi con genitori/amici con figli frequentanti altre scuole e ad ulteriore rinforzo di quanto sopra, so che non è così scontato quanto voi avete già fatto finora e già dalla prima settimana!
Continuate così.
Non possiamo che dirvi grazie!


3 aprile 2020

Sono uno dei tanti genitori che va a lavorare, nei giorni che sono a casa, ascoltare le lezioni mi distrae dalle preoccupazioni, state dando ai nostri ragazzi una quotidianità senza angoscia! Nei momenti in cui la tecnologia dà problemi i ragazzi stanno trovando soluzioni alternative per aiutarsi e soprattutto per non perdere i momenti insieme. La loro amicizia si è rafforzata approfittando dei momenti tranquilli per lavorare insieme, stando al telefono, condividendo le ore pomeridiane che prima a causa dei vari impegni non potevano fare, ridono spensierati.
Grazie per lo sforzo che state facendo, sia a livello scolastico che educativo, avete dato un significato diverso alla parola studiare, in questo momento siete l’alternativa all’isolamento, la loro luce!
Spero che questa situazione possa essere un punto di partenza per valorizzare l’importanza della scuola e del lavoro dei docenti, per costruire il futuro della nostra nazione, dei nostri figli.


1 aprile 2020

In questi giorni di isolamento, guardo i miei figli e temo (so) che il mondo che li aspetta sarà molto diverso da quello che ho vissuto io.
Diverso perché questo virus ha infettato e fatto ammalare non solo molte persone, spesso le più deboli, ma tutto il nostro sistema sociale ed economico.
Nella storia dell’umanità, io appartengo a quella strettissima minoranza che non ha conosciuto guerra, fame, dolore diffuso intorno a se.
E sono nudo.
Mi mancano gli strumenti e la credibilità per spiegare ai miei figli cos’è una vita vissuta nelle difficoltà.
Non è una questione di censo, questo discorso credo valga per la maggior parte di noi occidentali.
Abbiamo consegnato al superfluo tanta parte della nostra esistenza, da consumatori o da produttori, e abbiamo perso il contatto con la nostra natura più intima.
Ora, se è vero che in ogni avversità si possono scoprire risorse, umane ed intellettive, che non si sospettava di possedere, io mi auguro che questo virus sappia riportare l’essere umano al centro del progetto della società del futuro.
Abbiamo risorse e tecnologia per garantire, a tutti gli abitanti del pianeta, cibo, acqua, casa, istruzione e cure mediche.
Facciamolo.
E lasciamo che il “mercato”, il signore assoluto delle nostre esistenze da troppi anni, stia fuori dai bisogni primari.
Perché se i miei figli, tra qualche anno adolescenti, non potranno desiderare un bacio o un abbraccio con la stessa spensieratezza con cui l’ho potuto fare io, sarebbe almeno bello sapessero che in nessun luogo qualcuno muore ancora di fame mentre altrove si ha bisogno del nutrizionista per prevenire i rischi del colesterolo.


In questo periodo difficile non tutti riescono a pensare a quando tutto sarà finito, io cerco ogni giorno di farlo e di farlo fare ai miei bambini facendogli pensare a cosa faremo una volta finito tutto e la loro prima risposta è stata “correre e sdraiarsi in un prato, eh mamma! Andare a scuola”, questo mi riempie di gioia. Sentire le voci delle maestre nei video per loro è mantenere la quotidianità e per me genitore è avere la certezza che voi maestre pensate e tenete a loro, che anche in questo momento non sono soli e che c’è qualcuno che pensa alla loro crescita.
Ringrazio davvero tutte le maestre dei miei bambini di Breccia, primaria e infanzia.


31 marzo 2020

Buongiorno a tutti, in questi giorni ci rendiamo conto quanto è importante la scuola, le maestre, i lavori, gli obiettivi, ora più che mai bisogna essere in grado di essere uniti, io posso solo dire grazie che con impegno e dedizione e speranza usciremo più compatti da questa silenziosa guerra