Quartieri periferici più belli. Così li ripensano gli studenti

Il progetto. Al via “Abitare i I paese” che coinvolge architetti e docenti Pierpaoli: «Un dialogo con la comunità per capirne le reali esigenze»

Il futuro di Camerlata, Rebbio, Prestino e Breccia nelle idee degli studenti che frequentano le scuole collocate proprio nei quartieri di Como Sud. Per il secondo anno, prende il via “Abitare il paese”, progetto con l’obiettivo di sperimentare un percorso di ricerca sulla città, portato avanti dai ragazzi, insieme con architetti e insegnanti. «Crediamo molto nell’iniziativa – spiega il presidente dell’Ordine degli architetti Michele Pierpaoli – ci proponiamo di dialogare con le persone e le comunità, approfondendo la capacità di reinterpretare i bisogni dei bambini e dei ragazzi, trasformandoli in atti concreti». L’evento, promosso dall’Ordine lariano, è patrocinato dal Comune: «I bambini hanno visione e fantasia – spiega l’assessore alle Politiche educative Alessandra Bonduri – e capacità di vedere le cose in maniera diversa. Una prospettiva che noi abbiamo perso». Sono stati coinvolti un’ottantina di alunni provenienti dalle elementari di via Giussani, le medie di via Picchi e il Giovio: «Il quartiere dov’è collocato il liceo – ha spiegato il preside Nicola D’Antonio – è molto interes-sante, con relazioni forti al proprio interno».

La dirigente di Como Prestino Breccia Simona Convenga ha sottolineato l’auspicio di mettere a punto un’iniziativa «di eccellenza e futuro». La docente Claudia Grammatica, ic Como Rebbio, ha aggiun-o come, nell’istituto compren-sivo dove insegna, ci siano trenta nazionalità diverse cui far conoscere e amare «il luogo in cui vivono». La referente dell’Ordine Stefania Cacia ha raccontato il progetto: attraverso laboratori didattici, incontri, workshop, uscite di ricognizione dei luoghi, realizzazione di video, phototelling e molto altro ancora, i ragazzi coinvolti avranno a disposizione tutti gli strumenti necessari per restituire una propria visione della città, più consapevole e più responsabile. Anche per questa edizione, il progetto, insieme con gli altri provenienti da tutta Italia, saranno esposti inuna grande mostra a Roma. Ci sarà anche la mostra territoriale allestita nel nuovo comune a giugno. L’idea è raccogliere i contributi in un luogo all’interno di Como Sud (per esempio la sede dell’associazione Asylum, in via Colonna) per farne un museo del quartiere.

Il progetto è costruito in collaborazione e con il contributo di Rotary Club Como Baradello e di Consorzio Como Turistica. La Rotary Foundation, braccio finanziario di Rotary Club Como Baradello, ha destinato una sovvenzione distrettuale. «Affiancherò i tutor – dichiara la responsabile Roberta Peverelli insieme con gli alunni nell’individuare i bisogni e le potenziali aree d’intervento».